Capita di fermarsi a pensare, capita di doversi fermare e pensare.
In ogni caso, un passo importante del processo razionale è capire che spesso si è la proiezione di come gli altri ci vedono mentre noi siamo ben altro, o comunque anche altro. Fondamentale è capire che si rischia di uniformarsi a questa visione, spesso distorta, e di perdere invece la nostra vera natura.
Il processo razionale non è un passaggio semplice da affrontare, occorre arrivarci pian piano con strumenti idonei. Il primo è la capacità di estromettere il cuore, l'animo, la parte sensibile di noi stessi e che può distoglierci dal "guardare e vedere" come stanno le cose.
Occorre poi avere di fronte un soggetto (possibilmente non amico) che sappia ascoltare, comprendere e rendere oggettiva la visione di noi. Tutto qui? Così sarebbe troppo facile. Una volta elaborato razionalmente il nostro essere per lo più plasmato dal "come ci vedono gli altri", occorre reintrodurre la parte sensibile e tornare a guardarci con gli occhi del cuore.
Qui sta la consapevolezza della complessità del nostro essere.
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