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  • Paola MDM

Bramare per un bis

New town. Ridente cittadina dominata dal suo porto: dalle antiche origini ed in via di sviluppo; dominata dalla sua centrale: affascinante gioco di luci notturno e col suo inquietante sbuffare quotidiano. Rappresenta uno spaccato del vivere provinciale. Vicinissima alla capitale e così distante con le sue abitudini. Di giorno indaffarata nel correre tra i negozi, gli uffici, le botteghe artigianali, il mercato storico, con un traffico da far invidia persino alla capitale; di sera presa con il suo struscio, le spese nei negozi in, gli happy hour, i ristoranti, e il suo teatro.

Eccoli li, in attesa di entrare. Un piccolo gruppo di persone amanti dell’arte più antica del mondo. Un boom di abbonamenti, tanto che trovare un posto in prima fila non ti riesce neanche nel terzo turno, stando in fila tra i primi. Le richieste sono tante, tantissime. Il cartellone, ben curato dal direttore artistico, e’ di gran pregio tanto da competere con i più famosi teatri della capitale.

Si direbbe una città dedita all’arte. Che spettacolo di abitanti. Teatrali anch’essi.

Come si usa nel mondo, arrivano in teatro a spettacolo iniziato, in senso metaforico. Sono li, assiepati all’ingresso, puntuali. Sul biglietto l’orario recita: lo spettacolo inizia alle 21. E loro infatti sono li fuori, incuranti del tempo, del vento, precisi e puntuali. Ma il bon ton che li contraddistingue non gli permette di accomodarsi in teatro, di prendere posto e far si che alle 21 esatte il commediante possa entrare in scena. I commedianti sono loro stessi, che entrano in scena alle 21 iniziando a prender posto. Cosicché gli altri abbonati, quelli più timidi e rispettosi che dalle 20.30 sono già seduti ai loro posti, godono di uno spettacolo fuori abbonamento, completamente gratuito: l’ingresso in platea degli affezionati abbonati, quelli che per bon ton entrano, dal portone enorme del teatro cittadino, alle 21 esatte. E comodamente si accingono a sedersi, nello stesso esatto istante in cui, in tutti i teatri italiani, entrano i veri protagonisti della serata: gli Attori. Ma qui i giochi son diversi.

Seduti ai loro posti, finalmente alle 21.20 circa può prendere inizio la rappresentazione. Il tempo sembra scorrere veloce, tra risate, riflessioni, sbadigli di mariti trascinati dalle moglie perché avere un abbonamento teatrale fa “signori”, tra applausi e volti interessati. Perché per fortuna la platea e’ variopinta e animata anche da chi l’abbonamento l’ha fatto per amor dell’arte più antica e nobile del mondo.

Ecco che finalmente termina lo spettacolo. Stasera si e’ riso, stasera si e’ riflettuto su uno spaccato della realtà, stasera si e’ goduto di un vero spettacolo. E allora partono gli applausi, per ringraziare e omaggiate gli attori, artefici di una bella prestazione, di una bella serata.

E non si fa in tempo a far chiuder il sipario, per preparare la nuova uscita che eccoli: si alzano in piedi. Standing ovation. Si riapre il sipario, gli attori corrono nuovamente sul palcoscenico per un ulteriore abbraccio del pubblico.

E loro che fanno? In piedi, stanno indossando il cappotto. Incuranti degli attori, che gli hanno offerto la loro arte, la loro bravura. Incuranti del resto del pubblico, quello mite e seduto li dalle 20.30, in attesa di veder comparire nuovamente i loro beniamini, che continua a batter le mani. Qualcuno allora si siede, qualcuno allora rimane in piedi con cappotto a meta’ e ricomincia a batter le mani. Gli attori, attoniti, fan finta di niente e si inchinano ringraziando. Il sipario si richiude. Una parte del pubblico lascia il suo posto, con il cappotto a meta’, con il cappotto già allacciato, e l’altra parte del pubblico continua a batter le mani: vogliono ancora ringraziare i beniamini della serata.

Ed ecco che il sipario si riapre, e timidamente escono nuovamente gli attori. Prima uno, poi l’altro e un altro ancora. Tra applausi, tra “bravi” timidamente gridati, tra gente che sta lasciando la platea infagottata nel suo cappotto. Il volto degli attori, che recitano per il pubblico, che vengono ripagati nella maggior parte dei teatri dagli applausi del pubblico, diventa una maschera imperscrutabile. Sorridono, gli attori. Si inchinano ringraziando per gli applausi. E intanto si domandano: ma ora che il sipario si riapre spariranno tutti o dovremmo riuscire ancora per il bis? E con questo dilemma rimangono, perché nel teatro di New Town il sipario rimarrà chiuso. Senza che i bravi attori possano concedere un bis agli amanti del teatro: quelli che alle 20.30 sono già al loro posto, quelli che alla fine dello spettacolo ringraziano gli attori con l’applauso più caloroso bramando per un bis.




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