Era un orso, apparentemente.
Sotto quella scorza che sembrava essere così dura in realtà si celava un cuore d’oro. Un cuore che si scioglieva per i suoi affetti. Il suo viso si illuminava improvvisamente al solo pensiero dei suoi “cuccioli”: le sue figlie e sua nipote, ultima arrivata in una famiglia felice e unita, come ormai poche ce ne sono. Orso, era tutto d’un pezzo. Con i suoi sani principi, con le sue priorità, con le sue regole. Se una cosa andava fatta, andava fatta come lui diceva. Ma non era prepotente, era solo estremamente protettivo verso i suoi cari. Per loro avrebbe fatto tutto, e tutto faceva. Quando serviva, lui c’era. Una certezza per loro: in ogni momento lui era pronto a dispensare consigli, suggerimenti, a ridere e consolare.
Agli occhi di chi lo guarda, spicca prepotentemente la luce dell’amore. Il suo amore per i suoi cuccioli, che sembra voler difendere dalle insidie della vita proprio come farebbe un orso. Orso era la tana, calda e sicura. E i suoi cuccioli lo sapevano.
