E' il primo libro che leggo di Giulio Perrone.
Incuriosita dall'autore, incuriosita dalla storia, incuriosita di leggere una storia al maschile.
"Quartiere Parioli. Tommaso è in mezzo alla strada, una valigia fatta alla bell’e meglio, l’immancabile abbonamento per la Roma in tasca e nient’altro. Ha quarant’anni e non avrebbe mai pensato di trovarsi improvvisamente senza moglie, casa e lavoro. La vita che Tommaso ha attentamente costruito negli anni, in equilibrio su un lavoro poco impegnativo e poco redditizio (psicoterapeuta per un ristretto numero di scombinati pazienti) e sulla rendita elargita dai facoltosi suoceri, crolla nei pochi minuti in cui sua moglie Lucrezia liquida il loro matrimonio come un completo fallimento."
Il libro "si fa leggere" con fluidità , grazie ad un linguaggio semplice se pur puntuale nel descrivere i personaggi.Â
Tommaso avrebbe tutte le carte in regola per essere un uomo di "successo", ma vive la sua vita come fosse un eterno perdente o meglio come se non valesse abbastanza. Questo senso di inadeguatezza mi ha piacevolmente sorpreso. Â Â
Un altro tema che ho molto apprezzato è il tema del cambiamento: quando la tua vita viene stravolta, quando le tue certezze crollano non ti rimane che affrontare il cambiamento, con la paura ed incertezza ma anche con la consapevolezza, che è l'unica arma in tuo possesso.
Una lettura fresca, leggera, divertente.